5 giorni a Rodi: il tour enogastronomico di Isabelle Grabau Isabelle Grabau
Fine giugno, ho deciso di concedermi una piccola vacanza gourmet in Grecia, per staccare un attimo dallo stress lavorativo e appagare il mio sfrenato senso di curiosità riguardo le culture gastronomiche internazionali. Durante un evento enogastronomico, quest’inverno, ho avuto il piacere di conoscere un giovane produttore e manager di un’azienda a Rodi, Alexandros, che cortesemente e fortunatamente mi ha fatto da guida “local” durante la mia breve permanenza sull’isola.
Day 1: La prima sera ho avuto il piacere di fare una passeggiata nel borgo medievale di Rodi, al tramonto. Siamo entrati dalla porta rossa “Kokkini” e arrivati fino alla strada dei cavalieri “Road of the Knights”; tutta la città medievale è un esempio unico e raro di un particolare stile architettonico del periodo delle crociate che combina influenze bizantine, francesi e spagnole. Con i suoi palazzi Franchi e Ottomani il borgo è un’importante insieme di tradizioni e culture differenti. Camminando lungo il tragitto mi sono immersa in un tempo antico sconosciuto, alzando la testa e guardando le antiche mura, percepivo le tante culture che hanno colonizzato l’isola. I cortili, magici, sembrano quasi finti da tanta bellezza e gli stemmi di antichi cavalieri medievali da scorgere sulle pareti esterne delle palazzi mi hanno fatto sentire quasi in una fiaba… un’atmosfera incantevole, da 1000 e una notte…
E poi…
Svegliaaaaaaaa! Si torna nel 2017 ;).
D’un tratto ci siamo ritrovati in una strada piena di negozi caratteristici e molto trafficata, ma intelligentemente ci siamo fermati in un locale-ristorante molto carino e alla moda per un aperitivo veloce nel grande cortile (ho rotto le scatole io… adoro fare l’aperitivo!!); Sissitio è il nome del locale che ha aperto recentemente, strutturalmente molto carino, Cocktail perfettamente eseguito [da un barman strafico ;)] e via al ristorante!!
Pochi passi più in la, passiamo attraverso una piccola porta che anticipa il bellissimo cortile del B&B e ristorante Marcopolo Mansion, a conduzione familiare, che propone cucina Greca rivisitata in chiave contemporanea con influenze Italiane [la famiglia proprietaria è di origine Italiana appunto]. Devo dire molto buono, servizio giovane, cortese e attento. Qui ho assaggiato il vino Athiri di Rodi, della Passalis Family e l’ottimo e premiatissimo olio extravergine d’oliva, Alexandros Olive Grove, in versione bio [l’ultimo premio è stata una silver medal al London IOOC 2017].
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla qualità di questi prodotti “Made in Rodi” e dalla bontà dei piatti assaggiati. Se passate da Marcopolo, consiglio vivamente gli antipasti, il polpo e i secondi di pesce. Piatti puliti, gustosi e prodotti locali ben selezionati e di grande qualità, mano sensibile dello chef e ricette ben bilanciate tra tradizione e creatività e tra sapori locali e Italiani.
[E qui capisco che in Grecia non esiste solo il polpo, come ho sempre pensato, ma si mangia dell’ottimo pescato freschissimo e locale ]
Alla fine della cena mirto, limoncello e liquore al mandarino fatti in casa… top!
Durante la serata Alexandros mi ha raccontato della sua attività, di quanto ama l’isola e quello che sta facendo per la cultura enogastronomia di Rodi e quali sono i suoi obbiettivi per il futuro. Un ragazzo di poco più di trent’anni, con una chiara visione manageriale e di marketing per la sua giovane azienda che vuole supportare lo sviluppo del turismo enogastronomici locale, soprattutto per quanto riguarda la produzione di olio extravergine d’oliva che può essere di grande qualità anche a Rodi. In questo momento esatto ho deciso di intervistarlo, ho sentito il bisogno di conoscere e condividere la sua esperienza, che devo dire mi ha caricata molto, sempre nell’ottica che, con duro lavoro, impegno, visione e apertura mentale, piano piano, si riescono a raggiungere gli obbiettivi, anche quando ci sono grandi difficoltà [la crisi in Grecia]
Day 2: Il giorno dopo il santo Alexandros, riesce a liberarsi delle sue 100.000 cose da gestire tra cui L’Alex Beach Hotel di famiglia, un resort per famiglie a Theologos Beach, e mi porta a fare un bagnetto nella lunghissima e poco turistica Afandou Beach. Tutto molto molto rilassato, tempi molto lunghi, ma la Grecia è così… e mi sono dovuta adattare senza grandi sforzi devo dire… comunque, alle 15 finalmente SE MAGNAAAAA!!
Dietro ai nostri lettini, attraversiamo la strada, e arriviamo da AVANTIS… a quanto pare il miglior ristorante di pesce dell’isola. Fanno 40 gradi, giuro! Per la prima volta in vita mia, in estate, mi siedo dentro al ristorante felice di avere l’aria condizionata sparata addosso.
Alexandros si fionda in cucina e sceglie una cernia di un 1,2 kg da fare alla griglia, fa tutto lui, neanche vedo il menu… [e non mi è piaciuto molto, devo sempre veder il menu, comunque sto buona e non rompo le scatole, ahahah ;)]
Arrivano ricci di mare spettacolari, pane e olio extravergine d’oliva da mangiare insieme ai ricci, insalata alla Greca con olive, cipolla, pomodori e feta, una sorta di spinacio bollito locale e questa mastodontica cernia grigliata condita solamente con una citronette a base di olio evo [indovinate di chi? ahahah]… credetemi una delle più belle mangiate di pesce della mia vita, ancora mi ricordo il profumo succulento, la carne saporita del pesce, la pelle croccante, le guance succose… senza parole.
[E qui scopro non solo, che non esiste solo il polpo in Grecia, ma che si mangia il pesce quello vero, buono, freschissimo e senza troppi condimenti, come ci piace a noi Italians]
Avantis? 10 e lode!!! Bravi!!
Abbiamo aspettato un pochino in effetti [sono famosi per il servizio troppo friendly e le lunghissime attese], ma ne è valsa veramente la pena… Ero in estasi dopo il pranzo. Giuro. La sera ero morta, ahahahah.
Day 3: 100 gradi all’ombra, credo di aver beccato il week d più caldo della stagione, un vento caldo mai sentito prima sulla mia pelle… a mollo tutto il giorno, pranzo solo frutta e cena? Una fame da lupi!! Sempre il santo Alexandros, grande lavoratore e poco incline al sentimentalismo, duro e franco in ogni sua risposta alle mie domande [in cui cercavo di tirargli fuori la parte tenera, doveva esserci per forza una parte tenera in quel ragazzo], cortesemente mi porta a visitare un’altra parte dell’isola passando da 38° a 45° con allucinazioni incorporate [abbiamo visto entrambi tipo un’anaconda attraversare la strada… bah, sarà stato il caldo…] e prenota nell’altro ristorante di pesce, a suo dire, più interessante dell’isola.
“Stegna Kozas”. Situato nella spiaggia di Stegna, tra Agathis e Tsambikas, 18 km da Lindos e 30 da Rodi. Il ristorante, fiero di avere il riconoscimento “Aegan Cuisine” propone prodotti locali e pescato del giorno, pane fatto in casa con forno a legna, cristalli di sale integrale locale, capperi selvatici e olio extravergine d’oliva homemade. Kozas promette bene… Alexandros ordina, ma questa volta posso vedere il menu [mi ha graziata hahahahaha, e io invece non avevo nessuna voglia, faceva troppo caldo anche per leggere] solo perché il big boss mi ha chiesto di leggere la prima pagina dove c’ è una divertente descrizione della storia del ristorante e del perché a volte il servizio è lento, è stanco o cammina piedi nudi… consigliando elegantemente di non rompere le scatole a riguardo… molto divertente. La tartare di tonno locale in foglia di vite in tempura mi ha fatto veramente impazzire, ricci di mare come se piovessero anche qui, pane spettacolare con tapenade di olive locali e “l’octapus”, come lo pronunciano in Grecia… beh, in realtà lo vedo un po’ piccolo e secco, buono, ma… non riesco a trattenermi e dico: buono… ma un po gommosetto, che dici? Alexandros mi risponde serio, che così deve essere sia di misura che di secchezza, anzi è perfetto. generalmente i polpi venivano lasciati a essiccare 2-3 giorni e poi cotti e mangiati come chips per aperitivo.
[E qui scopro che il polpo in Grecia si mangia generalmente essiccato, quanto deve essere grande per essere veramente greco e buono e quando deve essere mangiato]
E come si accompagnano le cene di pesce a Rodi? Con una bella bottiglia di Tsipouro Apostagma, ovviamente per noi la migliore marca in commercio, una sorta di grappa di vite usata al posto del vino, ho adorato l’idea del polpo secco crispy per aperitivo, replicherò, ma bere grappa al posto del vino… oh my god! Ero cotta alla fine!!
[Dunque: 42° lo Tsipouro + 40° alle 22.30 fronte mare… fatevi due conti, sono andata a fuoco ahahha]
Day 4: Tutto bellissimo, ma la movida? Che succede a Rodi… niente casino? Non c’era il Paradise Beach? E l’oramai santo e pio Alexandros, devastato dal caldo e dal lavoro, ma, per amor di patria, si prende 3 ore dopo pranzo e… mi porta in mezzo al casinooo!! Evvai!!!! Fiestaaaaaa!
Ronda Beach Club, stabilimento-club-ristorante sulla riviera più vicina alla città. Ore 15, musica a palla, ambiente tropical beach, pieno di figoni palestrati e giovani donzelle con rotondità ben sistemate, occhiali da sole a specchio ovunque, capelli tirati, code alte, gelatina, silicone, tartarughe e olio solare… [non vado oltre! ahahaha] Immediatamente Alexandros prende 2 lettini in prima fila [bravo cosi’ si fa, ero molto fiera ahahhaha] e poi ordina 2 caipirine e un club sandwich al salmone [oramai avevo mollato; non si legge il menu e le donne greche non scelgono un cavolo, non si discute, ahahah]. Bagnetto praticamente in città in un’acqua cristallina e con tanto di trampolino in mezzo al mare in stile anni 30… dove tanta bella gioventù molto accessoriata si buttava come se non ci fosse un domani… alla fine mi sono divertita come una pazza!
L’ultima sera è stata una sorpresa, foto shooting per meeeee, ma in realtà, non era per me, ma per il vino in prima linea, “Alexandros marketing oriented” aveva ben organizzato il tutto nel suo Rodi Pure Deli, una gastronomia, bar, ristorante all’italiana con tanto di pizzaiolo, forno a legna, prodotti made in Italy e caffè Illy! [Comunque ero tutta contenta del fotoshooting, bravo!] Day 5: l’ultimo giorno per la felicità della mia guida local [ahhahaha], che però ci ha tenuto a farmi fare l’ultimo bagno in una delle baie più belle dell’isola. Antony Queen Bay alle spalle dell’altrettanto bellissima Ladico Bay. Uno spettacolo di baia arroccata, acqua cristallina e un piccolo ristorantino tipico co una vista mozzafiato. Questo il mio ultimo shot di Rodi. Bella, divertente, internazionale ma tradizionale… vera, se vista dagli occhi di una guida local, come ho avuto la fortuna di poter fare io. Ore. 16.20 aeroporto di Rodi – ore 17.45 Aereoporto di Fiumicino. The end.
Un po’ di malinconia mista al dispiacere di dover tornare alla veloce e stressante vita di tutti giorni, ma rilassata e sorridente, porto nel cuore un’altra bellissima esperienza, e il piacere di aver condiviso una piccola parte della mia vita con una persona tanto diversa da me quanto uguale, per il rispetto e l’amore che prova per la sua patria. Grazie Alexandros. canada goose sale
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